Febbraio, impossibile resistere alla tentazione di parlare di dolci di Carnevale. Assaggiarli, mangiarli poi! Le origini di questa festa, molto sentita in Romagna, sono antichissime. Culti pagani, celebrazione sfrenata del nuovo ciclo naturale, lo spazio tra vita e morte, la rinascita della nuova stagione fertile, la fine di quella passata. Poi arrivò il Cristianesimo che legò la festività alla Quaresima, al digiuno religioso prima della Pasqua. E allora il carnevale (da “carnem levare”: togliere la carne, che appunto veniva vietata per 40 giorni) diventò il periodo concesso al divertimento e all'eccesso alimentare prima del digiuno e della penitenza. Ed anche se la tradizione del digiuno è andata un pò per col passare del secoli, quella del “martedì grasso” è ancora viva e vegeta! Sarà che i protagonisti indiscussi della tavola carnevalesca erano – e sono tuttora – i dolci: abbondanti, golosi, facili da preparare e a cottura rigorosamente fritta! C'è chi dice "io li faccio al forno e son buoni lo stesso"...Non diciamo assurdità: i dolci di Carnevale sono deliziosi e vanno fritti! Tra i dolci di Carnevale che amo di più ci sono sicuramente quelle che da noi chiamano Chiacchere (ovvero tagliatelle fritte) - piatto di pasta tipico romagnolo che si trasforma in dolce di Carnevale dopo essere stato zuccherato, spruzzato di limone e poi fritto. Non vi nascondo che non è affatto semplice da preparare, ma sicuramente è il mio preferito. Bisogna fare attenzione a non schiacciare troppo la pasta al momento del taglio delle tagliatelle, altrimenti la chiacchiera non si aprirà in cottura, rischiando di rimanere cruda all’interno; in più deve essere ben scura e caramellata ma non bruciata, o prevarrà la nota amarognola su tutto il resto. Tra i dolci invece dalla preparazione molto semplice ci sono le classiche Sfrappole, o frappe, a base di farina e uova, solitamente a forma di striscia, spolverate con tantissimo zucchero a velo e spruzzate di alchermes, ed anche i Tortelli fritti, che mia nonna prepara con un ripieno di marmellata di prugne o di fichi fatto da lei. Poi abbiamo ovviamente le intramontabili e deliziose Castagnole, che il buon Pellegrino Artusi inserì tra i classici dolci di Carnevale come piatto tipico "delle Romagne". Le castagnole sono delle piccole palline di impasto fritte, che ricordano appunto la forma delle castagne, bagnate con alchermes e passate nello zucchero. Mia nonna ha sempre usato aggiungere la ricotta nell’impasto, rendendole così particolarmente soffici e golose. Il tradizionale ricettario romagnolo è ancora più ampio e presenta molte varianti, negli ingredienti o nel nome, a seconda del luogo di provenienza. Tramandate nel tempo, dalle “azdore”, madri, figlie e nonne, da generazione a generazione, le antiche ricette resistono e ancora si gustano con infinito piacere, magari con l'aggiunta di piccole originali modifiche. Ed oggi, cari amici, mi aspetta una giornata campale perchè ho deciso di sacrificarmi per il blog e preparare un assaggio dei miei dolci di Carnevale preferiti. Se volete anche voi sperimentare, eccovi la ricetta delle chiacchiere. CHIACCHIERE (o Tagliatelle fritte) Ingredienti 200 gr di farina 2 uova 1 limone non trattato 80-100 gr zucchero olio per friggere Preparazione Fate l'impasto con le uova e la farina e lasciate riposare per una mezzoretta, vedi la ricetta della sfoglia. Tirate la sfoglia sottile col mattarello, ovviamente. Grattate la scorza del limone e spremetene il succo. Spargete, con l'aiuto delle dita o di un cucchiaio, il succo del limone sulla sfoglia aperta e distribuitevi sopra in modo uniforme lo zucchero e la scorza di limone o di arancia (se preferite). A questo punto arrotolate la sfoglia facendo attenzione a non schiacciarla troppo durante l'operazione, altrimenti la parte interna delle chiacchiere rimarrà bianca e un pò cruda durante la cottura. Tagliate delle strisce della larghezza di 1 cm scarso. In una casseruola un pò profonda, mettete a fuoco medio l'olio da frittura. Quando sarà ben caldo iniziate a cuocere le girelle di sfoglia, 10-12 per volta (a seconda della dimensione della casseruola ovviamente). Attendete qualche minuto e quando lo zucchero inizierà a caramellare, girate le chiacchiere in modo che prendano un bel colore dorato da ambo i lati. Una volta caramellate, scolate le chiacchiere con l'uso di una ramina e ponete su carta assorbente. (by Candi)
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AuthorsCANDI - passionate cook, curious about new tastes and flavours, she loves experimenting. Archives
May 2019
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